7
NOTAsul combustibile: legna
Per il buon funzionamento della stufa, è necessario che si
bruci legna asciutta, naturale e con umidità massima del
20%.
La legna raggiunge il massimo potere calorico quando
viene lasciata asciugare per più di due anni in luogo ripa-
rato e aerato.
L’impiego di legna asciutta comporta quindi un notevole
risparmio sui costi di riscaldamento.
Oltre al basso potere calorifico la legna bagnata provoca
anche sporcizia nella stufa.
E’ vietato, anche per le emissioni che ne deriverebbero,
bruciare: materiali sintetici e rifiuti vari.
Attenzione: in esercizio, alcune parti della stufa raggiun-
gono alte temperature; pertanto è consigliabile tenere sotto
controllo i bambini.
La stufa è un apparecchio concepito per funzionare unica-
mente a portello chiuso. La diffusione del calore avviene
contemporaneamente per irraggiamento e per convezione.
Utilizzare l’apposito guanto in dotazione per aprire la
porta e agire sulle regolazioni.
PRIMA ACCENSIONE
Eventuali odori sgradevoli o fumi sono causati dall’evaporazio-
ne o dall’essiccamento di alcuni materiali utilizzati nella fabbri-
cazione. Tale fenomeno tenderà a protrarsi per qualche giorno
fino a svanire.
Procedere come segue: immettere nel focolare carta con una
piccola quantità di legna sottile e ben stagionata, in modo che
sviluppi il più possibile la fiamma.
La prima accensione deve essere eseguita in modalità’
manuale, a tale scopo è necessario portare completamente a
destra la leva A/M; in entrambe le modalità è comunque neces-
sario aprire la serranda di tiraggio eventualmente inserita sul
canale da fumo.
- Accendere la carta e mentre il fuoco procede aggiungere legna
per circa la metà del quantitativo consigliato (vedi pag 5).
- Appena le fiamme si saranno smorzate ed avranno formato un
buon letto di braci, caricare il focolare con un normale quanti-
tativo di legna (non superare il massimo indicato nella tabella
di pag. 5)
- Afuoco troppo intenso si consiglia (in modalità manuale) di
chiudere parzialmente la serranda dell’aria primaria agendo
sulla levetta (B1)(fig. A- a dx apre a sx chiude) e di chiudere
leggermente la serranda di tiraggio situata sul canale da fumo.
La levetta (B1), inoltre è utilizzata anche come scuotigriglia.
- Assicurarsi che il portello del focolare sia sempre perfetta-
mente chiuso durante il funzionamento, tramite la maniglia
posta sotto l’anta (fig. B).
N.B.: per accendere il fuoco non usare mai alcool, benzi-
na, kerosene o altri combustibili liquidi. Tenere gli stessi
lontano dalla stufa. Non usare zollette accendi fuoco deri-
vate dal petrolio o di origine chimica: possono arrecare
gravi danni alle pareti del focolare. Utilizzare esclusiva-
mente zollette accendi fuoco di tipo ecologico.
Cariche eccessive (oltre i 2 kg/h) o fiamme troppo intense
possono danneggiare il vano focolare.
TIPO COMBUSTIBILE
La stufa va alimentata preferibilmente con legna di fag-
gio/betulla ben stagionata. Ciascun tipo di legna possiede
caratteristiche diverse che influenzano anche il rendimen-
to della combustione. La resa nominale in kW della stufa
dichiarata, si ottiene bruciando la corretta quantità di
legna, prestando attenzione a non sovraccaricare la came-
ra di combustione.
Combustibile e potenza calorifica
La combustione è stata ottimizzata dal punto di vista tec-
nico, sia per quanto riguarda la concezione del focolare e
della relativa alimentazione d’aria, sia per quanto concer-
ne le emissioni.
Vi invitiamo a sostenere il nostro impegno a favore di un
ambiente pulito osservando le indicazioni qui di seguito
riportate circa l’uso di materiali combustibili che non con-
tengono e non producono sostanze nocive.
Quale combustibile, utilizzate unicamente legna naturale e
stagionata, oppure bricchette di legno. La legna umida, fre-
sca di taglio o immagazzinata in modo inadeguato presen-
ta un alto contenuto d’acqua, pertanto brucia male, fa fumo
e produce poco calore.
Utilizzate solo legna da ardere con stagionatura minima di
due anni in ambiente aerato e asciutto. In tal caso il conte-
nuto d’acqua risulterà inferiore al 20% del peso. In questo
modo risparmierete in termini di materiale combustibile,
in quanto la legna stagionata ha un potere calorifico deci-
samente superiore.
Non utilizzate mai combustibili liquidi quali benzina, alco-
ol o similari. Non bruciate i rifiuti.
N.B. La legna stagionata ha un potere calorifico di circa 4
kWh/kg, mentre la legna fresca ha un potere calorifico di
soli 2 kWh/kg. Quindi per ottenere la stessa potenza calo-
rifica occorre il doppio del combustibile.
ATTENZIONE: Se il focolare viene alimentato con una
quantità di combustibile eccessiva o con un combustibile
inadeguato, si va incontro al pericolo di surriscaldamento.
Contenuto
d’acqua g/kg
di legna
Potere
calorifico
kWh/kg
Maggior
consumo di
legna in %
Molto stagionata
100 4,5 0
2 anni di stagionatura
200 4 15
1 anno di stagionatura
350
3 71
Legna tagliata di fresco
500 2,1 153
ISTRUZIONI D’USO
fig. A
fig. B
ITALIANO