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Applicazione (segue)
Girando il pezzo (Fig. 1) a 180°, si ottiene la Fig. 2. Effettuare la saldatura rispet-
tando le posizioni del cannello e del metallo d'apporto indicate nella tabella "sal-
datura autogena".
Per far cio', far fondere un punto situato 1 cm dietro all'estremità del tallone per
formare "un bagno di fusione". Quando il bagno di fusione è di dimensioni suffi-
cienti per ottenere una penetrazione sufficiente, farlo progredire regolarmente da
destra a sinistra, lungo il giunto. Se é necessario un apporto di metallo, bisogne-
rà depositarlo immergendo per intermittenza l'estremità della bacchetta nel bagno
di fusione (circa 1 volta al secondo).
La velocità d'avanzamento e di deposito del metallo d'apporto viene regolata sor-
vegliando il cordone, il quale deve essere di forma e larghezza regolari, mentre le
dimensioni del bagno di fusione rimangono costanti.
Durante la saldatura, tenere l'estremità della bacchetta di metallo d'apporto dentro
il pennacchio della fiamma; non alzare bruscamente il cannello.
In caso d'interruzione della saldatura, per ottenere un buon raccordo, consigliamo
di riprendere la saldatura 1 cm prima della fine della saldatura già realizzata.
Nota :
- Con le microlance, non si possono realizzare saldature autogene.
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